Cammino Portoghese: 7° tappa

24/04/2016: Pontevedra – Santiago de Compostela

Arrivare nella piazza della Cattedrale di Santiago de Compostela è sempre un’emozione unica perché in un attimo ripercorri quel pezzo di vita che hai dedicato a te e rivedi ogni pedalata, oppure ogni passo, che ti hanno portato fin lì. Un viaggio in cui hai voluto essere straniero per incontrare te stesso attraverso il Cammino e gli incontri che fai percorrendolo. Farsi straniero è un privilegio in questo tempo in cui masse di persone sono forzate ad esserlo. Il pellegrinaggio non è andare in autobus alla volta di luogo Santo, ma piuttosto un riappropriarsi di un corporeità che non ha nulla a che vedere con la palestra all’ultima moda, di emozioni semplici, di un ragionamento seguendo una logica lineare sempre più assente nel quotidiano. Appena potete partite; il Cammino è un lievito e al vostro ritorno capirete perché.

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Cammino Portoghese: 6° tappa

23/04/2016: Ponte de Lima – Pontevedra

Ogni volta che, al mattino, sali in bicicletta per cominciare la nuova tappa di un viaggio speri che il meteo ti sia favorevole e, ovviamente, non è sempre così. Il segreto è prefigurare il peggio delle condizioni per l’intera durata del viaggio e godere di tutto il meglio che arriva. Quando, 8 giorni fa, abbiamo cominciato il Cammino Portoghese ci siamo detti che avremmo preso tutti i giorni pioggia, a dire il vero, vista la stagione, la previsione non era così infondata. Il dato è che, ad oggi, avremo preso tre ore d’acqua quindi godendoci ogni giornata che, anche se non bellissima, abbiamo avuto modo di viaggiare asciutti. Non è masochismo quello di pensare al peggio ma, piuttosto, una buona regola per viaggiare. Sarebbe come partire senza il kit per riparare una camera d’aria. Certamente si hanno buone possibilità di bucare, ma non è detto che succeda. Le previsioni meteo, nel breve periodo, sono abbastanza affidabili ma, specie in primavera, non è impossibile passare indenni attraverso le veloci perturbazioni tipiche di questa stagione. Oggi siamo arrivati a Pontevedra e ci ha raggiunti Andrea. Domani arriviamo a Santigo de Compostela, tempo permettendo…

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Cammino Portoghese: 5° tappa

22/04/2016: Porto – Ponte de Lima

Oggi è un venerdì che ha avuto, fino a che non siano arrivati a Ponte de Lima, tutta l’aria di un lunedì di primo autunno. Tiepido, grigio, svogliato. Certo, ieri, abbiamo preso un giorno di sosta nella bella città di Porto e sembrava festa! Quindi oggi era lunedì e anche la strada sembrava essersi adeguata alla sensazione di leggero disagio con cui era cominciata la giornata. Niente meglio di un paio di decine di km di Sanpietrini incupisce l’animo del viaggiatore, senza dovere aggiungere un meccanico di biciclette svogliato e la tecnologia che prima ti dice una cosa e poi un’altra. Paolo ormai al suo Garmin ci parla come se fosse un’entità aliena e la promessa è stata chiara: o impara, il Garmin, a comunicare con noi oppure una pietosa martellata terminerà la sua vita. La serata, però, è terminata sontuosamente! Maria ci ha servito tapas e vino rosso a profusione e con grande simpatia. Domani arriviamo in Spagna. Il Garmin sarà meglio che cominci a collaborare o dovrà cominciare ad affidarsi a San Giacomo.

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Cammino Portoghese: 4° tappa

20/04/2016: Coimbra – Porto

Regola numero uno, la tecnologia aiuta ma non risolve tutto. Ad esempio, i navigatori. La traccia che hai nella testa, o meglio nelle speranze, è una cosa; la traccia dei navigatori (tutti) un’altra… La traccia ideale è la media. Tocca aggiungere sempre un po’ di improvvisazione per ottenere la quadra. I navigatori sono entità poco dinamiche che, soprattuto, se non in casi particolari, interpretano in maniera bidimensionale i percorsi mentre le nostre gambe sono condizionate dalla tridimensionalità. Succede così che seguendo la traccia di un Garmin ti trovi davanti un muro di 500 mt che mette a dura prova non tanto il fisico ma la ragione, quando scopri che era per tagliare qualche curva della strada che stavi percorrendo… Per fortuna ieri siamo arrivati a Porto, splendida città sul fiume Duero. Inutile ricordare il vino, ma è importante segnalare l’accogliente energia della città, aspetto molto apprezzato da chi viaggia in bicicletta. Segnaliamo, per dovere di golosità, il ristorante Antiga Casa de Zè da Guida e, considerato che era anche il mio compleanno, le mie aspettative erano alte e sono state più che soddisfatte! Ci piacciono molto i ristoranti dove il menù è stampato ma è il pescato del giorno! Oggi una giornata da turisti, con la benedizione di San Giacomo.

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Cammino Portoghese: 3° tappa

19/04/2016: Fatima – Coimbra

Una giornata lunga come tre giorni! Questa mattina Paolo ed io siamo partiti da Fatima praticamente sotto la pioggia, il che va contro le nostre convizioni di viaggiatori: mai patire mentre piove. Può piovere dopo 5 minuti e allora è ok, ma se sta piovendo non si esce. La buona sorte ci ha assistito e dopo un’ottima colazione ha spiovuto nel momento in cui siamo siamo usciti dal magnifico hotel Avenida Fatima (30€ la camera doppia). Partire e trovarsi accolti da una giornata, dapprima grigia e piovosa, che si apre ad un azzurro accogliente rincuora il viaggiatore. Ma era solo il “primo” giorno del giorno… Dopo una quarantina di km di strade bianche tra maestosi boschi di eucalipto da sud in cielo, improvvisamente, vira dal grigio al plumbeo per poi scaricare una pioggia intensa che ci obbliga, ormai fradici, a trovare un ricovero di fortuna per evitare inutili pericoli. Era il “secondo giorno” del giorno… Il “terzo giorno” del giorno comincia con un caffè e un tentativo di asciugarsi nel minuscolo bagno di bar. Spiove, ma non finiscono i continui saliscendi fino a Coimbra che non ci accoglie propriamente con spirito bikefriendly. Per entrare in città dobbiamo ricorrere a Google selezionando l’itinerario a piedi non avendo trovato il verso di entrare in città evitando le tangenziali. Il bello di viaggiare in bicicletta è anche questo vivere tre giorni in uno!

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Cammino Portoghese: 2° tappa

18/04/2016: Santarem – Fatima

Fatima!

La differenza è che tutti i pellegrini, in senso lato, almeno per una volta, hanno un obiettivo chiaro: arrivare lì. Che sia un luogo di culto, la cima di una montagna, un porto lontano, oppure il parco vicino casa con il nipotino, le “mete” danno un “senso” e ti fanno usare solo ed esclusivamente gli strumenti necessari per raggiungere la meta. Un pellegrino, ad esempio, non sa che farsene di un plasma da 100 pollici se vuole raggiungere Santiago de Compostela a piedi e di colpo scopre di possedere una quantità di cose inutili! Bisogna anche ricordare che “pellegrino” è colui che raggiunge Santiago de Compostela “per campi” (per agre). Quindi una “meta”, se perseguita con intenzione, cambia la vita.

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Cammino Portoghese: 1° tappa

17/04/2016: Lisbona – Santarem

1° giorno di cammino, un po’ di confusione iniziale nel trovare la traccia giusta, ma poi alla fine siamo partiti verso la prima destinazione Santarem.

La pioggia ha accompagnato i primi chilometri, ma poi alla fine tutto bene.

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